Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è il predatore marino più famoso e temuto, ma allo stesso tempo uno degli animali più fraintesi. La sua presenza è fondamentale per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini.

Morfologia

Può superare i 6 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso. Ha una bocca armata di centinaia di denti triangolari, affilati come rasoi, disposti in più file sostituibili.

Il corpo è fusiforme e potente, con una muscolatura eccezionale che gli consente di raggiungere velocità elevate.

Distribuzione

Lo squalo bianco vive in tutti gli oceani temperati e freddi. In Mediterraneo è raro, ma sono documentati avvistamenti, soprattutto nelle acque italiane e tunisine.

Alimentazione

È un superpredatore opportunista:

caccia foche, leoni marini, pesci grandi e squali più piccoli,

utilizza strategie di agguato dal basso,

è attratto anche dalle carcasse di balene.

Ruolo ecologico

Come predatore apicale, regola le popolazioni di prede e mantiene l’equilibrio delle catene trofiche. La sua scomparsa porterebbe al collasso di molti ecosistemi.

Minacce

Nonostante la sua fama di “killer”, lo squalo bianco è a rischio:

pesca sportiva e commerciale,

inquinamento e perdita di habitat,

bassa capacità riproduttiva (pochi piccoli dopo lunghe gestazioni).

Curiosità

Ha un senso dell’olfatto straordinario: percepisce una goccia di sangue in milioni di litri d’acqua.

Può saltare fuori dall’acqua con spettacolari “breach” durante la caccia.

È stato reso celebre da film come Lo Squalo, ma in realtà gli attacchi all’uomo sono rari.

Conclusione

Lo squalo bianco non è un mostro, ma un guardiano degli oceani. Conoscerlo e rispettarlo è essenziale per proteggere la biodiversità marina.