Il fitoplancton (microalghe) produce una quota enorme dell’ossigeno che respiriamo e costituisce la base alimentare degli oceani. Lo zooplancton (copepodi, larve, meduse) trasferisce energia ai livelli superiori: piccoli pesci, poi predatori. La produttività varia con luce, nutrienti e stratificazione delle acque. Cambiamenti climatici e acidificazione possono alterare tempi e composizione delle fioriture, con effetti a catena su pesca e biodiversità. Messaggio chiave: proteggere gli oceani significa proteggere il “motore invisibile” del pianeta.