Tra le creature più antiche che solcano i mari, la tartaruga verde (Chelonia mydas) incarna il legame millenario tra la vita marina e la Terra. Con il suo guscio levigato e i movimenti eleganti, rappresenta uno degli animali marini più iconici e affascinanti del nostro pianeta.

Identikit biologico
Nome scientifico: Chelonia mydas
Famiglia: Cheloniidae
Distribuzione: oceani tropicali e subtropicali di tutto il mondo, inclusi il Mar Mediterraneo, l’Oceano Atlantico e il Pacifico.

La tartaruga verde può raggiungere lunghezze di oltre 1 metro e pesi fino a 200 kg, rendendola una delle più grandi specie di tartarughe marine. Il nome “verde” non deriva dal colore del carapace, bensì dalla tonalità verdastra del grasso corporeo, dovuta alla sua alimentazione erbivora.

Alimentazione e cambiamento dietetico
Durante le prime fasi della vita, Chelonia mydas si comporta da carnivora, nutrendosi di piccoli invertebrati marini come meduse e crostacei. Una volta raggiunta la maturità, adotta una dieta prevalentemente erbivora, basata su alghe e fanerogame marine, come la posidonia. Questo cambiamento è raro nel regno animale e contribuisce a mantenere gli ecosistemi costieri in equilibrio.

Ecologia e ruolo ambientale
La tartaruga verde svolge un ruolo ecologico chiave. Brucando le piante marine, contribuisce al mantenimento delle praterie sottomarine, che sono habitat fondamentali per numerose altre specie marine. Inoltre, i suoi spostamenti migratori aiutano a connettere ecosistemi marini distanti, fungendo da bioindicatori della salute degli oceani.

Ciclo vitale e migrazioni
La femmina depone le uova su spiagge sabbiose, spesso nello stesso luogo dove è nata. Ogni nido può contenere 80–120 uova, che si schiudono dopo circa due mesi. I piccoli, appena nati, si dirigono istintivamente verso il mare, ma solo una minima parte sopravvive ai predatori e alle difficoltà ambientali.

Le tartarughe verdi compiono lunghe migrazioni, spesso per migliaia di chilometri, spostandosi tra aree di alimentazione e siti di nidificazione. La navigazione avviene grazie a un sofisticato senso dell’orientamento magnetico.

Minacce e conservazione
Nonostante la sua importanza ecologica, Chelonia mydas è classificata come specie in pericolo (EN) dalla IUCN. Le principali minacce includono:

Inquinamento marino e ingestione di plastica

Pesca accidentale

Perdita degli habitat costieri

Cambiamento climatico, che altera la temperatura della sabbia (da cui dipende il sesso dei piccoli)

Numerose iniziative internazionali, come il progetto LIFE Turtlenest nel Mediterraneo, sono attive per proteggere questa specie attraverso monitoraggi, tutela dei siti di nidificazione e sensibilizzazione pubblica.

Conclusione
La tartaruga verde è molto più di una semplice creatura marina: è un simbolo vivente di resistenza, adattamento e connessione ecologica tra terra e mare. Proteggerla significa proteggere l'intero ecosistema costiero.

Foto: Tartaruga verde – Chelonia mydas.